top of page

La transazione tributaria: una scelta obbligata per molte imprese

  • Immagine del redattore: metodolegale
    metodolegale
  • 23 apr 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Quella della transazione è, per la gran parte delle imprese sovraindebitate, l’unica via d’uscita ad una situazione economica senza sbocchi.

***

Molte imprese italiane escono dalla crisi degli ultimi anni economicamente in ginocchio. I debiti fiscali, contributivi e bancari, accumulati già prima delle chiusure forzate e della crisi ucraina, sono ormai esplosi e rischiano di trascinare verso il basso l’intera economica del Paese.

Tra l’altro, anche imprese sane e ben organizzate hanno difficoltà a riprendere i ritmi produttivi pre-covid, mentre la pressione fiscale è divenuta pressoché insopportabile.

Molti, quindi, attendono una qualche forma di condono fiscale, pace fiscale o stralcio delle cartelle esattoriali.

In effetti, una nuova pace fiscale sarebbe non solo opportuna ma, forse, addirittura necessaria. Tuttavia, non sembra questo un argomento all’ordine del giorno del Governo. Inoltre, un condono generalizzato potrebbe non essere affatto la soluzione per tutti, come non lo è stato in passato, essendo le esigenze ed i problemi di ciascuna azienda differenti da quelli delle altre.

Neppure impugnare avvisi di accertamento e cartelle di pagamento dinanzi all’Autorità giudiziaria è sempre la soluzione migliore, ciò per diversi motivi: innanzitutto può ben darsi che Agenzie delle Entrate e altri creditori pubblici abbiano effettivamente ragione nelle loro pretese di recupero del credito, sicché impugnazioni pretestuose sono del tutto inutili e, anzi, rischiano di aggravare la situazione economica dei debitori. Inoltre, anche se i contribuenti avessero ragione, un giudizio in Commissione tributaria è normalmente molto lungo, spesso concludendosi in terzo grado dinanzi alla Cassazione.

Il periodo storico che stiamo vivendo richiede, dunque, un approccio innovativo, volto ad ottenere il risanamento dei soggetti in stato di sovraindebitamento ed il rilancio economico delle aziende in crisi.

Le imprese, in particolare, hanno opportunità nuove grazie ad istituti giuridici che negli ultimi anni hanno aperto nuove prospettive per la ristrutturazione dei debiti fiscali e contributivi.

Uno di questi istituti è la transazione tributaria. Con questo strumento il debitore può proporre il pagamento, parziale o anche dilazionato, dei propri debiti tributari e contributivi. Si tratta, in un certo senso, di un condono a misura di azienda. Quest’ultima, necessariamente assistita da professionisti specializzati, deve formulare una proposta di accordo con il fisco, con Inps o con altri soggetti creditori. Tale proposta dovrà tenere conto di alcuni importanti parametri quali la meritevolezza dell’azienda, la salvaguardia dei livelli occupazionali e le prospettive di ripresa economica generale del soggetto debitore.

Può anche darsi che i creditori non siano disponibili ad un accordo transattivo. Le ultime riforme (la più importante è di dicembre 2020) hanno però fornito una via d’uscita fondamentale rispetto ad un eventuale ostruzionismo da parte di Agenzia delle Entrate. L’impresa contribuente, infatti, motivando le proprie ragioni, può chiedere il sostegno del Giudice, il quale – in determinati casi – può omologare la proposta di transazione tributaria addirittura contro il parere del Fisco o degli altri creditori.

La proposta di transazione tributaria può essere effettuata all’interno di una proposta di concordato preventivo con riserva, ex art. 161, co. 6, LF (nel caso di imprese fallibili) o di una proposta di accordo di ristrutturazione ex Legge 3/2012 (per le imprese non fallibili e per i consumatori).

Per le imprese, una proposta di transazione tributaria può costituire in molti casi l’unica soluzione: con essa, infatti, possono immediatamente bloccarsi iscrizioni ipotecarie, pignoramenti ed azioni esecutive, il tutto nell’ottica di una ristrutturazione generale dei debiti e, sul lungo periodo, di un risanamento dell’impresa.


Avv. Antonio Maria Manco


Comments


TECNOLOGIA

Metodo Legale è un brand di Antonio Maria Manco, avvocato iscritto presso l'albo degli avvocati di Lecce, con studio in via Mazzini 48 – 73040 Aradeo (LE) – Italia, cod. fisc.: MNCNNM82B17D862X – P.IVA: 04535580759

bottom of page